Negli ultimi anni si sente molto parlare, nelle scuole e tra i genitori, di Dislessia, Disgrafia, Discalculia, e in generale dei Disturbi specifici dell'apprendimento (DSA). Sono ovviamente difficoltà che si manifestano in età scolare e possono rendere molto faticoso l’apprendimento della lettura (dislessia), la scrittura (disgrafia, disortografia), oppure l’apprendimento delle procedure di calcolo (discalculia). Per un bambino o una bambina l’apprendimento in generale e lo studio risultano appesantiti dato che la lettura è un mediatore importante dell’apprendimento scolastico.
Questi disturbi sono distinti tra loro ma capita che siano associati. Solitamente sono le o gli insegnanti a parlare alle famiglie di questa difficoltà consigliando una valutazione da un neuropsichiatra o da una logopedista. Se si riscontra uno di questi disturbi va considerata anche la dimensione emotiva che può comportare vissuti negativi sia nel bambino o bambina che presenta la difficoltà che nei rispettivi genitori. Rivolgersi a degli esperti permette di comprendere il grado di difficoltà, che può essere lieve, medio o grave e aiuta a prepararsi sulle modalità con cui supportare l’apprendimento. Le scuole sono ormai da anni attrezzate a predisporre programmi didattici adeguati, dispensando da alcune modalità (scrivere i compiti, leggere ad alta voce) e compensando con appositi strumenti (videoscrittura, calcolatrici, audiolibri) dando più tempo e trattando bambini e bambine con modalità finalizzate a ridurre il loro disagio.
Dal mese di settembre 2006 i progetti di prevenzione specifica vengono proposti alle scuole dall'associazione L'Ombelico Onlus, con cui Psicologimilano collabora fin dalla fondazione.
Maggiori informazioni sui progetti dell'associazione L'Ombelico Onlus su www.lombelico.org
La salute sessuale risulta dall’integrazione degli aspetti somatici, affettivi, intellettivi e sociali dell’essere sessuato che consentono la valorizzazione della personalità, della comunicazione e dell’amore”.
In particolare, la salute sessuale implica:
1) la capacità di gioire, avendone la piena padronanza, di un comportamento sessuale e riproduttivo in armonia con un’etica sociale e personale;
2) essere esenti da sentimenti di odio, di vergogna, di colpevolezza, di false credenze e altri fattori psicologici che inibiscono la risposta sessuale e turbano la relazione sessuale;
3) essere esenti da turbe, malattie e deficienze organiche che interferiscono con le funzioni sessuali e riproduttive.
La salute sessuale, infine, non deve essere confusa con il concetto di “normalità” sessuale:
La salute sessuale, a differenza della norma, non implica un’imposizione, ma la possibilità e la capacità di raggiungere una soddisfacente vita sessuale senza dimenticare le specifiche esigenze, la soggettività, il rispetto dell’individuo e del suo contesto di relazione (Organizzazione Mondiale della Sanità, 1974)
Indossare abbigliamento, accessori, make up (trucco), e/o adottare un’espressione di genere che in base alle norme sociali, culturali e ambientali non si conforma al sesso assegnato alla nascita.
Non sempre il cross-dressing è indicativo di un Identità di genere variante o di un orientamento sessuale non etero. In un contesto socio culturale ancora non pronto questo può causare difficoltà, Il Sostegno psicologico aiuta la persona ad affrontare in modo positivo tali avversità.
Con riferimento all'identità sociale di una persona "Identità di genere" indica l’identificazione di un individuo come maschio, femmina o, a volte, come appartenente a categorie differenti o non fisse. Alcune persone vivono la propria Identità di genere come fluida e si definiscono genderfluid.
L’identità di genere dell’individuo generalmente si sviluppa in modo coerente con il sesso assegnato alla nascita, ma non sempre questo accade ed è possibile sentire una incongruenza tra il genere assegnato e la percezione di sé. La presa di coscienza di questa incongruenza può essere un percorso complesso e affermarsi in tal senso può rivelarsi un esperienza faticosa. Vedi "Varianza di genere".
Vissuto di incongruenza tra il genere assegnato alla nascita e l'identità o ruolo di genere sentito come più confacente a sè. L’identità variante (TGNC, Transgender e gender nonconforming)
può essere espressa con comportamenti non conformi agli stereotipi di genere tipici della società e del contesto culturale in cui queste persone vivono. Nelle forme più acute questo vissuto di incongruenza può produrre un disagio che compromette il benessere della persona in modo significativo configurandosi come una sofferenza che compromette la qualità della vita quotidiana. Vedi Disforia di genere.
Nei bambini e nelle bambine in età prescolare o nei primi anni della scuola primaria il vissuto gender variant può non essere stabile e cessare con lo sviluppo (desister). Vengono definiti giovani gender-questioning coloro che esplorano e si interrogano sulla propria identità ma non hanno ancora maturato un’identità TGNC
Disagio provocato in una persona dall'incongruenza tra il genere esperito o espresso e quello assegnato alla nascita. In senso clinico si definisce disforia di genere un malessere significativo che persiste nel tempo per almeno 6 mesi. Può manifestarsi attraverso il forte desiderio per le caratteristiche sessuali primarie o secondarie del genere opposto a quello assegnato alla nascita e/o attraverso un intenso desiderio di appartenere al genere opposto o a un genere alterativo. L'esordio di questo disagio è solitamente tra gli 11 e i 14 anni.
Sebbene si tratti di dimensioni distinte ed indipendenti si può parlare di coming out sia in merito al proprio orientamento omo o bi-sessuale che rispetto alla propria Identità di genere, quando non conforme a quella assegnata alla nascitai. Si può distinguere tra un coming out interno, cioè la rivelazione a sé stessi, e di coming out esterno, la volontà e la decisione di rivelarsi anche ad altri. Si tratta sempre di passaggi fondamentali per la propria identittà e per l'espressione di sè che spesso si dimostrano molto difficili da compiere. Per quanto riguarda il coming out interno l’accettazione profonda della propria identità di genere variante o non binaria o del proprio orientamento sessuale potrebbe essere ancora da esplorare e supportare. Nel coming out esterno il tipo di contesto sociale, culturale e/o famigliare in cui si vive e la relazione con esso giocano un ruolo importantissimo. Contesti "non pronti", giudicanti o discriminanti possono mettere seriamente in difficoltà. Accresce la fatica relativa al coming out esterno il fatto che non è un "esperienza singola". Va ripetuto tante volte e con modalità differenti in relazione ai contesti sociale e relazionali cui è rivolto e ogni volta che si entra in contatto con un contesto nuovo ma significativo per sè. Un percorso di Sostegno psicologico , rivolto anche a famigliari, partner, amici ed amiche o figlie e figlie, aiuta ad esplorare i vissuti di tutte le persone coivolte, facilitando la nascita di contesti più adatti alla piena affermazione di sé. Numerose ricerche dimostrano che l'accettazione della famiglia rispetto ad identità di genere o all'orientamento sessuale è fondamentale per il benessere della persona, soprattutto durante l'adolescenza.
Sviluppo atipico delle caratteristiche sessuali fisiche consistenti in anomalie del sesso cromosomico, anatomico o gonadico che non consente una chiara assegnazione del sesso alla nascita. Tali condizioni vengono recentemente considerate come varianti biologiche piuttosto che, come in passato, disturbi. Si parla pertanto di differenze nello sviluppo sessuale di interesse medico, piuttosto che disturbi dello sviluppo sessuale (DSD)
Disagio, paura e imbarazzo che una persona può vivere in relazione all’omosessualità in generale. L’omonegatività solitamente è accompagnata da pregiudizi e disapprovazione alimentati a loro volta da credenze soggettive e stereotipi circa l’omosessualità.
Vissuto negativo che una persona omosessuale può provare nei confronti della propria e dell’altrui omosessualità e che può indurre sofferenza psicologica alimentando sentimenti di chiusura e rifiuto di sé (scarsa accettazione di sé, sentimenti di vergogna ed inferiorità). Spesso questo vissuto è alla base delle difficoltà ad effettuare il coming out. Il Sostegno psicologico o la Psicoterapia individuale possono aiutare la persona a comprendere queti vissuti e ad affrontarli in modo più positivo.
Termine ritenuto "superato" data la radice etimologica che richiama il termine “fobia” il quale in senso clinico fa riferimento ad un insieme differente di vissuti psicologici. Si veda a proposito il termine "Transnegatività"
Termine ritenuto "superato" data la radice etimologica che richiama il termine “fobia” il quale in senso clinico fa riferimento ad un insieme differente di vissuti psicologici. Si veda a proposito il termine "Omonegatività"
Sentimento di rifiuto, disgusto e discriminazione nei confronti delle persone transessuali o Transgender. Solitamente si associa a tale vissuto un guidizio negativo verso le persone che non sono conformi ad una sessualità "binaria" e che esprimono Varianza di genere o comportamenti cross-gender. Può essere anche interiorizzata e portare a vissuti negativi verso la propria Identità di genere variante
Persone che sentono o esprimono un incongruenza tra la loro identità di genere e quella assegnata alla nascita (TGNC, Transgender e gender nonconforming). Rispetto alle persone cis-gender, la cui identità di genere è allineata con quella assegnata alla nascita, viviono un maggiore rischio di discriminazione, esclusione, stigma (minority stress) e questo le espone a una maggiore probabilità di accusare disagio psicologico o disturbi come ad esempio depressione, ansia, uso di sostanze psicotrope, Il Sostegno psicologico aiuta la persona ad affrontare in modo positivo tali avversità
Termine che indica persone con Identità di genere non binaria, ne pienamente maschile o femminile. Le persone che si definiscono genderqueer possono rifiutare di riconoscersi in un genere preciso, ridefinirne uno proprio o identificarsi con entrambe in momenti differenti (bigender); oppure sentire che nessuna identità di genere li rappresenta (genderless, agender, neutrois, gender neutral). "Queer" o “genderqueer” racchiude pertanto un insieme di persone che non si riconoscono nella concezione binaria della sessualità e dell’Identità di genere ma possono fluttuare tra i generi (genderfluid).
Persone che indossano abiti tipici del genere opposto adottando atteggiamenti iper-femminili o iper-maschili. E' un comportamento di Cross dressing accentuato ed esibito occasionalmente, a volte con fini politici, parodistici o d’intrattenimento nell'ambito di una performance. Non necessariamente riflette Identità di genere reale della persona