Sebbene si tratti di dimensioni distinte ed indipendenti si può parlare di coming out sia in merito al proprio orientamento omo o bi-sessuale che rispetto alla propria Identità di genere, quando non conforme a quella assegnata alla nascitai. Si può distinguere tra un coming out interno, cioè la rivelazione a sé stessi, e di coming out esterno, la volontà e la decisione di rivelarsi anche ad altri. Si tratta sempre di passaggi fondamentali per la propria identittà e per l'espressione di sè che spesso si dimostrano molto difficili da compiere. Per quanto riguarda il coming out interno l’accettazione profonda della propria identità di genere variante o non binaria o del proprio orientamento sessuale potrebbe essere ancora da esplorare e supportare. Nel coming out esterno il tipo di contesto sociale, culturale e/o famigliare in cui si vive e la relazione con esso giocano un ruolo importantissimo. Contesti "non pronti", giudicanti o discriminanti possono mettere seriamente in difficoltà. Accresce la fatica relativa al coming out esterno il fatto che non è un "esperienza singola". Va ripetuto tante volte e con modalità differenti in relazione ai contesti sociale e relazionali cui è rivolto e ogni volta che si entra in contatto con un contesto nuovo ma significativo per sè. Un percorso di Sostegno psicologico , rivolto anche a famigliari, partner, amici ed amiche o figlie e figlie, aiuta ad esplorare i vissuti di tutte le persone coivolte, facilitando la nascita di contesti più adatti alla piena affermazione di sé. Numerose ricerche dimostrano che l'accettazione della famiglia rispetto ad identità di genere o all'orientamento sessuale è fondamentale per il benessere della persona, soprattutto durante l'adolescenza.